A tutela della produzione locale, la Regione Marche prevede, per le aziende del settore, l’utilizzo del contrassegno collettivo 1m Marche Eccellenza Artigiana che attesta una manifattura con caratteristiche superiori agli standard vigenti. Dal 2009 un disciplinare di produzione del cappello salvaguardia i consumatori definendo regole, caratteristiche e requisiti del prodotto (Regione Marche 2012).
Negli anni più recenti, a fronte dell’aumento dei salari anche in Cina, assistiamo ad un riequilibrio della delocalizzazione produttiva. Tutto il segmento di alta gamma, fino ad arrivare a quello del lusso, rimane collegato al distretto del fermano, mentre le produzioni destinate alla fascia medio-bassa del mercato sono prerogativa dell’Estremo Oriente.
Nel campo dell’arte, gli echi del distretto si pongono di nuovo all’attenzione della critica attraverso le opere del maestro montapponese Fortunato Frontoni (Montappone 1951): di lui citiamo le due tele Il paese del cappello, e Cappelli e mondine.
Significativi sono anche i contatti tra il distretto e artisti esterni come l’urbinate Carlo Iacomucci (Urbino 1949). Di lui ricordiamo le tre opere Il castello Brunforte, Visione magica e Qual piuma al vento dedicate in particolare al Comune di Massa Fermana e al mondo dei copricapo.
Nel 2014, cercando di ampliare l’offerta del settore, nasce l’Accademia medica “Cappello e Salute”: il copricapo non viene più visto esclusivamente come accessorio dell’abbigliamento, ma anche come strumento per prevenire disturbi e migliorare la salute.
Sempre nello stesso anno trova avvio il progetto relativo alla “Fabbrica pilota del cappello” per favorire il ricambio generazionale nelle aziende e istituzionalizzare la trasmissione delle conoscenze artigiane.
Il cappello, complemento della propria immagine, sembra tornare nuovamente in auge, particolarmente riconsiderato da stilisti e case di moda.